La giovane Galla ha un ambiguo rapporto con la sua famiglia, entro i cui confini convivono l'odio più nero e l'amore filiale. Per una serie di fortunate circostanze riesce a vincere una borsa di studio per il liceo e ogni due settimane torna a casa in bici. La sua vita si divide tra la scuola e la palude dove si trova la sua casa. Nella sua giovane vita ha affrontato numerosi e dolorosissimi lutti, ma sembra averci fatto il callo: Vita e Morte si legano in un groviglio inestricabile. La sola compagna fedele è la sua bicicletta sgangherata, ormai vecchia e sofferente. E quando la tragedia finale la colpirà, lei già sarà pronta e ne parerà il colpo senza neppure rendersene conto.
Giorno di vacanza
Inès Cagnati con la sua prosa di insolente intensità in un romanzo su come sia impossibile sbarazzarci davvero delle nostre origini.
«Tutto splende, esulta e muore. È in un paese con un sole così che vorrei vivere. Ma io non posso sognarlo. Qui non siamo nel paese del sole. Siamo in un paese di paludi, piovischio e foschia. Non posso farci niente, nemmeno se mi mettessi a sognare con forza. Nemmeno se mi mettessi a sognare con tutte le mie forze. E io non posso sognare.»
Non si può crescere in un paese di paludi, di piogge, di nebbie, di terre livide dove tutto muore, senza rimanerne segnati per sempre: di più, senza assomigliare a quel paesaggio inamabile. Né vivere in una casa fatiscente, sperduta fra boschi, malerbe e acque solitarie, dove anche l’amore è intollerabile violenza, senza desiderare che il mondo intero esploda «in una girandola di sangue». Nera come una zingara, taciturna come uno strano fiore selvatico, traboccante di rancore e di disprezzo per se stessa, Galla vorrebbe solo andarsene via, lontano dai troppi lutti, dal peso delle innumerevoli sorelle, da un padre abbrutito dal lavoro, dalla madre che ama troppo per sopportarne la dolente presenza. Ma l’unica possibilità di fuga, oltre ai sogni, è la vecchia e fragile bicicletta dal lamento di salamandra morente, e l’unica meta la scuola dov’è interna, a trentacinque chilometri, in città. Un tragitto che separa due vite e due mondi inconciliabili – la pietraia che non dà frutti e le terre miracolate dalla fertilità –, e che un sabato Galla decide di percorrere per rivedere la madre: sarà un giorno di vacanza sinistro e fatale, dove tutto precipiterà, rivelandole il senso di ogni cosa. Perché il malevolo, straziante paese da cui proveniamo – sembra dirci Inès Cagnati con la sua prosa di insolente intensità – è la carne stessa di cui siamo fatti, e possiamo, se non sbarazzarcene, almeno intravedere nel ricordo le meraviglie di cui era fiorito.
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LuigiAmendola 17 dicembre 2023Tragico e crudele
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Nicola 05 dicembre 2023“Di fronte a tutto questo mondo in rovina, piangere era una cosa così stupida che mi è venuta voglia di ridere”
Giorno di vacanza è un bellissimo racconto dei pensieri che frullano nella testa di Galla, una quattordicenne che soffre, interiorizza e ambisce ad un futuro migliore per la sua famiglia. Dal liceo, Galla si sposta settimanalmente con la sua bicicletta “démodé” per raggiungere la paludosa provincia francese per tornare a casa nel fine settimana. Una specie di tragitto avventuroso fra due luoghi di profonde frustrazioni vissute, più che con disperazione, con genuina incredulità e, talvolta, disprezzo della gente, come compagne di classe dispettose e insegnanti, direi classiste; e poi quel padre taciturno e violento a scandire la vita domestica austera e i sentimenti dei loro componenti. Sullo sfondo l’amore incondizionato per la madre che, senza la libertà di poter abbracciare ancora una volta, scivola via come la sua bicicletta, verso l’ignoto, ad indicare un cambiamento del quale Cagnati non lascia presagire i risvolti, per non spegnere il barlume di speranza dei lettori affezionati a questa tenerissima protagonista.
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Alessandro 23 novembre 2023Bellissimo anche se un pò triste
Galla ragazzina triste malinconica e solitaria vive tra la casa in palude e il Liceo che raggiunge con la sua amata anche se un pò sgangherata bicicletta. Il rapporto con i genitori non è dei migliori si salva un pò con la madre anche con le sorelle le cose non sono idilliache. Si salva solo l'amica Funny e la cagna Daisy. Finale con sorpresa.
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