La genesi della Volontà Schopenhaueriana, tanto spesso fraintesa, è qui bene esposta. Quello che di questo testo non posso far passare, è che in più punti si sostenga che Schopenhauer non sia stato riconoscente verso altri filosofi che, secondo l'autore, sono i suoi ispiratori. Schopenhauer cita moltissimi filosofi e, escludendo Hegel, ha riconosciuto anche a quelli che non apprezzava nell'insieme, alcuni punti accettabili. Ma per il nostro autore è probabile non sia bastato, anche se ci si chiede che cosa avrebbe dovuto dire Schopenhauer, giacchè lo stesso filosofo ha già risposto magnificamente alla domanda su che cosa debba il filosofo a tutti quelli che lo hanno preceduto, affermando chiaramente che ci si trova a lavorare intellettualmente con una serie di pensieri, concetti e via dicendo..., ma che in ultima istanza è l'utilizzo di tutti questi elementi e il risultato filosofico che sigillano l'autenticità e l'unicità di un pensatore. Se così non fosse si cadrebbe in un imbarazzante vortice di "ringraziamenti" o riconoscimenti al limite del possibile: Chi ha inventato questo e quello? chi deve questo a quello? Alessandro Volta deve certamente provare gratitudine per colui che per primo tirò fuori dalle viscere della terra il rame, ma non per questo si può dire che questo tale sia l'inventore della pila elettrica, solo il Volta ha connesso tutte le sue intuizioni e dato il risultato che conosciamo. Anche per Schopenhauer, come per chiunque altro intellettuale, si tratta di questo. Critiche di questa natura sono un po' soporifere. Il libro è comunque buono e va sostenuto.
Il giovane Schopenhauer. L'origine della metafisica della volontà
Il pensiero di Arthur Schopenhauer (1788-1860) ha catturato nel tempo l'interesse non solo di filosofi di professione, ma anche di illustri musicisti, scrittori, artisti e persino scienziati. In questo libro vengono analizzati i quaderni che Schopenhauer ha redatto dai 16 ai 26 anni: essi documentano tutte le fasi della sua precoce ricerca filosofica, intrapresa con la passione giovanile per l'avventura e la sfida, ma anche con la serietà radicale che caratterizza ogni autentico pensatore. Gli anni in cui il giovane Schopenhauer cerca di decifrare "l'enigma del mondo" appartengono a una stagione eccezionalmente ricca e, forse, ineguagliata della speculazione filosofica europea. Registrando la lunga e complessa gestazione del suo pensiero, questi manoscritti esibiscono anche ciò che Schopenhauer ha voluto "occultare" nelle opere a stampa - e ciò vale sia per i debiti intellettuali nei confronti degli autori a lui contemporanei, sia per alcuni tratti cruciali del suo sistema che, se esplicitati, rendono possibile comprendere l'origine e il significato di alcune rilevanti aporie del sistema stesso, altrimenti inspiegabili.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:12 marzo 2018
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MASSIMO CASTELLI 08 agosto 2018
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