Godbluff ( + Bonus Tracks)

straordinario!

Dopo la pubblicazione del capolavoro "Pawn Hearts", Peter Hammill si è completamente dedicato alla propria carriera solista, scegliendo la realizzazione di lavori cupi e introspettivi, che rappresentano una coraggiosa analisi delle esperienze della sua vita. Questo netto cambio di direzione ha prodotto effetti sulla musica dei VDGG post reunion (1975); mentre la struttura delle composizioni si mantiene complessa e densa, la musica sembra aver perso quel senso di esibizione di abilità musicale, enfatizzato nella precedente produzione del gruppo. E "Godbluff" si apre con insolita pacatezza, col flauto di David Jackson che riecheggia nei canali stereo, al quale si aggiunge la voce di Hammill che sussurra i primi versi di "The Undercover Man". Di li a poco assistiamo a vere e proprie esplosioni timbriche, ma la musica dei VDGG si è fatta più aperta, con liriche ancor più focalizzate e che abbandonano spesso la metafora in favore dell'affermazione diretta. "Godbluff" è un ritorno alla grande della band del generatore: contiene solo quattro brani, ma tutti autentici classici del progressive.