Edizioni SUR, ha recentemente proposto una nuova collana : "cerchiamo libri che affrontino tematiche decisive per la letteratura civile e che siano al centro di un dibattito vivo: dall’identità di genere al razzismo". A. Mansbach propone una rivisitazione attualizzata, disincantata ed ironica del leggendario gigante della tradizione ebraica che i rabbini possono evocare, nei momenti di maggior pericolo, a difesa del Popolo Eletto: il golem. Riporto il risvolto di copertina per quanto concerne la trama, evitando così lo spoiler: “Complice una dose eccessiva di cannabis e qualche chilo di argilla rubata nel laboratorio di educazione artistica, Len Bronstein, un giovane insegnante ebreo di Brooklyn, ridà inavvertitamente vita al Golem che, nel giro di poche ore assume per la prima volta l’LSD, impara la lingua Inglese da uno show televisivo e scopre l’esistenza del neonazismo; starà a Len e alla sua nuova amica Miri, lesbica ripudiata da una famiglia di ebrei ultraortodossi, capire come (e se) impedire che il Golem piombi nel bel mezzo di una manifestazioni di estremisti di destra nel Kentucky e faccia vendetta”. Il Golem è imprevedibile e spiazzato dalla nuova vita e la sua memoria storica è ferma alla sua ultima apparizione, e…deve essere informato dell’Olocausto! La figura di Miri è dolcissima e si rivela indispensabile per riconnettere il Golem con i suoi parenti e con la tradizione. Alla fine comunque il Golem riesce ad arrivare nel Kentucky dove si svolge un raduno di “uomini bianchi che si oppongono alla sostituzione etnica” (…e purtroppo la realtà, anche italiana, supera la letteratura) con l’intento di liberare il Popolo Eletto. Sarà proprio Len a trovare la soluzione, ricorrendo al Tikkun Olam locuzione che si può tradurre con “riparare – perfezionare il mondo” “una pratica deve essere seguita non perché inclusa nella legge biblica ma perché aiuta ad evitare il caos sociale”. Un romanzo davvero nuovo, umoristico e di straordinaria attualità.
Il golem di Brooklyn
Complice una dose eccessiva di cannabis e qualche chilo di creta rubata nel laboratorio di educazione artistica, Len Bronstein, un giovane insegnante ebreo di Brooklyn, ridà inavvertitamente vita al Golem, il leggendario gigante della tradizione ebraica che i rabbini possono evocare, nei momenti di peggiore pericolo, a difesa del Popolo Eletto. Nel giro di poche ore il Golem assume per la prima volta l’lsd, impara l’inglese da una sit-com e scopre l’esistenza del neonazismo; starà a Len e alla sua nuova amica Miri, lesbica ripudiata da una famiglia di ebrei ultraortodossi, capire come (e se) impedire che il Golem piombi nel bel mezzo di una manifestazione di estremisti di destra nel Kentucky e faccia vendetta. Il folklore ebraico, la comicità fulminea da sit-com, la commedia on the road e la satira sociale (ma anche la storia americana e la poesia di Iosif Brodskij) sono gli ingredienti di un romanzo esuberante che affronta con l’umorismo i temi attualissimi della violenza politica, dell’intolleranza, del tribalismo identitario, e delle armi con cui combatterli.
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Collana:
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Anno edizione:2024
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MaRIOFREDOO 19 ottobre 2024TIKKUN OLAM
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