Lettura interessante dal punto di vista storico. Avrei preferito una descrizione più dettagliata sul personaggio di Ghita. Il focus è concentrato sulla “relazione sentimentale”. Non mi ha entusiasmata.
Guardami negli occhi
Giovanni Montanaro entra con passo sicuro e sguardo partecipe, appassionato, nel mondo di uno dei pittori più grandi e più amati, conducendoci nel cuore di un mistero. E della bellezza.
Voglio che tu mi dipinga come mi vedi solo tu, come sono davvero io, la Fornarina.
Nessuno ci fa caso, quando guarda La Fornarina di Raffaello. È un anello piccolo, d'oro, con un lapislazzuli, seminascosto nella parte bassa del dipinto. Emerso con l'ultimo restauro, nessuno ne ha mai davvero svelato il segreto. A celarlo, Margherita detta Ghita, la figlia del fornaio, la ragazzina appena adolescente che sta a Trastevere, gli occhi scuri, le mani piene di farina, e il giovane Raffaello Sanzio, il pittore prediletto dai papi, pieno di grazia e di talento. La voce di Ghita racconta di quella Roma quasi disabitata che, all'inizio del Cinquecento, comincia la gloria del suo Rinascimento, e di tutte le fatiche, le lotte e le violenze per quell'amore che nessuno vuole, a cui nessuno crede, che viene negato, scacciato, irriso, che deve passare attraverso il fidanzamento quasi obbligato di Raffaello con Maria Dovizi, e che cresce e continua a fiorire a dispetto di calunnie e avidità. Toccando il suo apice in quel dipinto di di formidabile sensualità che è l'ultima cosa che Raffaello ha fatto su questa terra. Giovanni Montanaro entra con passo sicuro e sguardo partecipe, appassionato, nel mondo di uno dei pittori più grandi e più amati, conducendoci nel cuore di un mistero. E della bellezza.
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Stai.Zen 16 luglio 2022Lettura interessante
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Un libro molto breve che mi ha commossa quasi fino alle lacrime. L'autore ha uno stile accattivante e caratterizzato da frasi brevi e spezzate che contribuiscono ad aumentare il pathos. Ogni parola di Ghita, ogni sua rievocazione dell'amore perduto sembravano autentici. Unica pecca del libro è che forse avrei preferito una caratterizzazione del periodo storico o della Roma dell'epoca un po' più precisa, elementi che sono stati rilegati più che altro nel primo capitolo del romanzo. Assolutamente consigliato per gli amanti dei romanzi storici e, perché no, anche delle belle storie d'amore.
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