Guglielmo Emanuel. Paesaggi di Francia. L'Obelisco, Roma
In 16 (cm 17 x 16,5), pp. (8) copertine comprese. Brossura editoriale. Catalogo della mostra di dipinti di Guglielmo Emanuel svoltasi alla Galeria L'Obelisco di Roma nel 1954. Testo di presentazione di Leonardo Borgese, elenco delle opere in appendice. Gugliemo Emanuel (1879-1965), figlio dell'attore Giovanni Emanuel, e' stato un giornalista. Fu direttore del Corriere della Sera, e si dedico' anche alla pittura. Borgese, nel testo qui presente, fa riferimento alla sua attivita' di critico d'arte per il Corriere della Sera, di cui Emanuel era stato direttore, e ascrive ad una necessita' dettata dalle difficile contingenze storiche gli inizi artistici del giornalista: Guglielmo Emanuel - scrive - "comincio' a dipingere soltanto nel 1944 spinto da uno dei soliti urtoni della vita. Nel '44 l'ex direttore del Corriere della Sera viveva clandestinamente a Roma: era ricercato come antifascista e obbligato quindi a cambiar nome e vita e a starsene ben nascosto. Qualcuno gli aveva procurato una tessera da pittore, un berretto basco e una giacca di velluto. E quel che e' piu', uno studio da pittore in via Margutta...".
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In 16 (cm 17 x 16,5), pp. (8) copertine comprese. Brossura editoriale. Catalogo della mostra di dipinti di Guglielmo Emanuel svoltasi alla Galeria L'Obelisco di Roma nel 1954. Testo di presentazione di Leonardo Borgese, elenco delle opere in appendice. Gugliemo Emanuel (1879-1965), figlio dell'attore Giovanni Emanuel, e' stato un giornalista. Fu direttore del Corriere della Sera,e si dedico' anche alla pittura. Borgese, nel testo qui presente, fa riferimento alla sua attivita' di critico d'arte per il Corriere della Sera, di cui Emanuel era stato direttore, e ascrive ad una necessita' dettata dalle difficile contingenze storichegli inizi artistici del giornalista: Guglielmo Emanuel - scrive - "comincio' a dipingere soltanto nel 1944 spinto da uno dei soliti urtoni della vita. Nel '44 l'ex direttore del Corriere della Sera viveva clandestinamente a Roma: era ricercato come antifascista e obbligato quindi a cambiar nome e vita e a starsene ben nascosto. Qualcuno gli aveva procurato una tessera da pittore, un berretto basco e una giacca di velluto. E quel che e' piu', uno studio da pittore in via Margutta...".
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