Harrow la nona

Proseguo di Gideon la nona, secondo libro della saga del sepolcro sigillato. Come il primo libro è avvincente, ricco d'azione ma molto più incasinato. Mentre il primo libro aveva una trama lineare il secondo è un continuo avanti e indietro nel tempo, infatti all'inizio di ogni capitolo ci sono i riferimenti temporali tipo: "X giorni prima/dopo la morte dell'imperatore/Dio". Quindi bisogna capire dove siamo, cosa è successo, cosa ci siamo persi dopo che Gideon e Harrow si sono unite nel littorato. Il tutto è reso ancora più complesso dall'alternarsi della narrazione in seconda e terza persona. Questa non è una critica perchè il libro è volutamente incasinato e delirante, anzi a maggior ragione ti tiene incollato alle pagine per capirci qualcosa. Non posso scrivere troppo sulla trama perchè potrei fare spoiler. Una sintesi brutta brutta: Dio è in lotta con le bestie resurrezionali, dei mostri spaziali quasi impossibili da uccidere che mi ricordano le divinità cosmiche di Lovecraft. Il libro segue l'addestramento di Harrow, ormai un littore, per combattere al fianco di Dio. In questo libro c'è tutto: pazzia, delirio, odio, guerra, il ritorno di vecchie conoscenze, amicizia e intrighi passati e ancora più necromanzia.

In questo secondo volume, che potrebbe essere in alcuni punti delirante, le tessere del puzzle incominciano ad andare al loro posto. Letto tutto d’un fiato

Questo seguito sembra chiaramente inferiore al precedente per due fattori: il cambio di punto di vista, decisamente meno riuscito e il caos che contraddistingue la storia. Sì, esiste un senso e proseguendo tutto è più chiaro, c'è un personaggio introdotto alla fine del libro precedente che risulta particolarmente riuscito, la trama e il mistero cambia rispetto a Gideon la Nona pur mantenendone i toni. Soggettivamente l'ho apprezzato, tranne per un finale sospeso verso il prossimo libro poco chiaro, tuttavia oggettivamente è una lettura confusa e che potrebbe non piacere affatto.