Identità di confine
Nel romanzo di Elsa Morante L'isola di Arturo, l'Amalfitano si rivolge a Wilhelm Gerace, figlio di un nativo di Procida e di una maestrina tedesca. Se la rosa indica un'identità racchiusa in se stessa, abbarbicata al suolo natio, rispettosa della religione e del costume tradizionali, l'ape è il simbolo di chi si appropria in modo rapido di varie forme di esperienza, poiché incapace di un'elaborazione che provenga dalla sua interiorità. Vi sono però anche identità più complesse: chi è insieme ape e rosa ha la felicità e infelicità di appartenere a mondi diversi e, insieme, di tendere all'unità, di essere aperto all'altro e al nuovo e, insieme, di voler ricordare il proprio passato, di avere spirito di avventura ma anche desiderio di tornare a se stesso. I saggi raccolti in questo volume ci parlano di queste identità complesse identità di confine perché plurali o anche perché emarginate - e dei contesti storici in cui esse si collocano.
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