L'inaudito. All'inizio della vita vera - François Jullien - copertina
L'inaudito. All'inizio della vita vera - François Jullien - copertina
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Letteratura: Francia
L'inaudito. All'inizio della vita vera
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Descrizione


Il filosofo è colui che si fa carico della stranezza del mondo. In un'epoca che pretende dati e certezze e che tuttavia ogni volta si scontra con la loro inaffidabilità, Jullien spinge al limite la sua esplorazione della realtà e dell'alterità.

È attorno all'inaudito che, senza saperlo, continuano a ruotare e ad avvolgersi le nostre vite. Solo l'in-audito, in fondo, è degno di interesse, in quanto ciò che è già "udito", registrato e assimilato, non ha, in realtà, niente da apportare, se non qualche aggiustamento e sistemazione. Sul punto, forse non è il caso di continuare a ingannarci. Al contempo, visto che l'inaudito è ciò che in sé sfugge, ne consegue che ciò che di esso si lascia normalmente captare e cogliere sia innanzitutto deludente. La radicale estraneità e stranezza, non essendo pienamente liberata, si volge in banalità e familiarità. Quando non sono all'altezza dell'inaudito, mi annoio: mi stanco di quello che ho appreso o, piuttosto, di ciò che non ne ho appreso. Incontrare l'inaudito, al contrario, sbatterci improvvisamente contro, significa spostare in maniera smisurata la frontiera del possibile, sempre troppo stabile, e la morte stessa, commensurata all'incommensurabile e al vertiginoso dell'inaudito, si ritrova all'improvviso sottratta al suo isolamento. L'immaginazione, come la scienza e la fede, fa tanti sforzi per integrare la morte nella vita, per iscriverla nel suo metabolismo, per assimilarla allo scopo di giustificarla. Ma che ne è di quanto essa conserva di "inaccettabile", come si è soliti dire, ossia di non integrabile da parte del soggetto? Non resta che ricorrere alla categoria riferita a ciò che non si integra, a ciò che è fuori categoria: l'inaudito – meglio che l'"Infinito", la categoria spesso invocata per rendere conto di quel debordare – può finalmente mordere quanto di più refrattario risulta per il pensiero.

Dettagli

27 maggio 2021
176 p., Brossura
L'inoui
9788807105579

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Foto di François Jullien

François Jullien

1951, Embrun

François Jullien è uno dei maggiori filosofi e sinologi viventi. Vive a Parigi e insegna all’Université Paris vii-Denis Diderot. È autore di numerosi libri tradotti in molte lingue. In italiano sono disponibili, tra gli altri titoli: Trattato dell’efficacia (1998), Elogio dell’insapore (1999), La grande immagine non ha forma (2004), Figure dell’immanenza (2005), Nutrire la vita (2006), Logos e Tao. Parlare senza parole (2008), Le trasformazioni silenziose (2010), Sull’intimità (2014). Feltrinelli ha pubblicato: Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti (2016) e Una seconda vita. Come cominciare a esistere davvero (2017). Nel 2019 esce per Ponte alle Grazie Risorse del cristianesimo,...

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