Inclinazioni. Critica della rettitudine
Una fra le più autorevoli filosofe italiane si interroga sul significato morale e politico della postura verticale del soggetto e propone di ripensare la soggettività in termini di inclinazione. Si tratta di due geometrie, di due costruzioni ontologiche. Mentre nella classica figura dell'uomo retto e nei vari dispositivi rettificanti della tradizione filosofica si annida un io egoistico, chiuso in sé, autosufficiente e autoreferenziale, nella figura dell'inclinazione prende invece forma un sé altruistico, aperto e spinto a uscire dal suo asse per sporgersi sull'altro. Il riferimento non è solo a testi filosofici (Platone, Agostino, Hobbes, Kant, Arendt, Jonas, Canetti), ma anche a prodotti artistici (le tele di Barnett Newman, di Leonardo da Vinci e di Artemisia Gentileschi, le fotografie di Aleksandr Rodcenko) e a pagine letterarie (Marcel Proust, Virginia Woolf). Il capitolo conclusivo è dedicato a Lévinas e alla decostruzione geometrica del suo incontro etico "faccia a faccia".
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2014
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it