"Una buona occasione si presenta sempre, basta saperla riconoscere" e questo libro é una grande occasione di ripensare a tante cose che ci riguardano da vicino. Oramai l'uomo occidentale ha espulso dal suo grembo la sapienza degli antichi, la magia, l'occulto, l'inspiegabile presenti nel mondo fin dalla sua apparizione. L'ha giustificata e cacciata a pedate e ha preferito seguire il più solido ma non meno vulnerabile binario della razionalità. Questo libro é un viaggio nel viaggio, una riscoperta,che non smette di affascinare, anche dopo aver fatto più di 5000km, é quella salvifica occasione di vedere tutto da un punto di vista diverso, con occhi curiosi. E Terzani ci riesce ma fa di più. Procede verso i sentieri angusti della modernità mostrando un volto nuovo e osceno dell'Asia che cambia..o forse cambia forma, perché ciò che dà sostanza a questo Mondo é tutt'altro, e gli indovini, i mistici, ne fanno parte costruendo anche loro quel fitto intreccio di eventi casuali che arricchiscono.
Nel 1976 un indovino cinese avverte Tiziano Terzani, corrispondente dello "Spiegel" dall'Asia: "Attento. Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare mai". Nel 1992 Terzani si sente stanco, dubbioso sul senso del suo lavoro. Gli torna in mente quella profezia e la vede come un'occasione per guardare il mondo con occhi nuovi. Decide di non prendere aerei per un anno, senza rinunciare al suo mestiere. Il risultato di quell'esperienza è un libro che è insieme romanzo d'avventura, autobiografia, racconto di viaggio e reportage.
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Copertina plastificata. Pagine ingiallite lievemente. paperback 428 9788850217120 Buono (Good) .
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Anno edizione:2008
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NATALY CROLLO 05 dicembre 2017
Un libro di vita, un viaggio per tornare a scoprire l'uomo nella sua forma più autentica, quella che lo definisce attraverso il rapporto che ha saputo instaurare con il mondo che vive. Un rapporto forse destinato a mutare per sempre perchè nella corsa alla modernità l'uomo sta dimenticando le proprie radici, il rispetto e la 'venerazione' che nel passato rendevano simbiotico il rapporto tra uomo e natura.
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La mia prima lettura di Terzani, forse avevo molte aspettative, sentendolo osannare da anni, per cui non mi ha entusiasmato particolarmente il suo modo di scrivere, come se non fosse scattato quel "feeling" di cui ho tanto sentito parlare. Sicuramente ho trovato la lettura molto interessante, una bella panoramica di usi e costumi del Sud-Est Asiatico, molto spesso sconosciuti a noi occidentali. Anche se racconta l'Asia di molti anni fa, la lettura resta comunque interessante e avvincente. Mi ha messo molta voglia di tornare a visitare l'Oriente e sicuramente non mi fermerò a questa lettura, vorrei dare un'altra chance all'autore per farmi cambiare opinione. Le 4 stelle sono soprattutto per l'argomento a me caro, più che per il modo di narrare.
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