Ho trovato questa edizione ad un mercatino e l'ho preso senza tenere conto che alla difficoltà di leggere pagine ingiallite dal tempo coi caratteri tipografici sbiaditi e piccolissimi (per la vista di una miope cinquantenne), dovevo tener conto della traduzione che, come minimo, è degli anni '50. E' indubbia la volontà di Cervantes di farsi beffe della letteratura cavalleresca percepita come antiquata ed è fuori discussione la modernità dell'opera rispetto ai suoi contemporanei e alcune delle discussioni tra cavaliere e scudiero sono assolutamente moderne, condivisibili per le implicazioni filosofiche e civili però ho trovato che queste pagine si perdano in un mare di "venture" assurde e storie sempre uguali (la quantità di spagnole bionde, quasi albine è stupefacente!) che hanno reso piuttosto faticosa la lettura di queste oltre 800 pagine. E', comunque, da leggere.
