"Il monopolio della sofferenza non ce l'ha nessuno. Mai." L'insulto, pellicola libanese di Doueiri, lascia a quest'epitaffio sussurrato dall'avvocato dell'accusa il delicato compito di deliberare in merito alla questione palestinese. Beirut, capitale e città simbolo della guerra civile che per decenni ha insanguinato il Libano, reca ancora le cicatrici mai rimarginate di un odio atavico. Come ne 'Il giardino di limoni', anche qui il casus belli è futile, ma diventa la miccia che fa riesplodere i segni di una contesa mai sopita. Le ferite della guerra sono ancora evidenti nelle strutture decadenti di alcune aree della città, così come lo sono nel cuore dei suoi abitanti. Non c'è vittima o carnefice in una società come quella araba in cui lo scusarsi è visto come mossa di down, atto impossibile da compiere in quanto sigillo di una manifesta sottomissione. Non ci può essere accusa o difesa quando la violenza fisica è opposta a quella verbale dell'ingiuria. Un film che oppone i personaggi in maniera dialettica (perché la contesa si sposta dalla strada in tribunale), diatribica (perché la discussione segue binari opposti) ma anche dicotomica (perché schiera padri contro figli). Ma ciò che potrebbe divergere, in realtà unisce e spesso le parti in causa si accorgono della somiglianza di modi di pensare e di azioni spregevoli simili. In fondo non esistono vincitori né vinti, ma l'unico giudizio quasi nietzschiano potrebbe essere che siamo 'umani, troppo umani'.
L' insulto (DVD)
Un semplice diverbio si trasforma in un conflitto tra due culture
Un banale incidente diventa in breve tempo una disputa che vede coinvolti interessi politici di rilevanza nazionale
«Avvincente» – Il Messaggero
«Indimenticabile» – Il Giornale
«Il film più potente dell'anno» – Film TV
«Lo spettatore gode» – La Stampa
Un litigio nato da un banale incidente porta in tribunale Toni e Yasser. La semplice questione privata tra i due si trasforma in un conflitto di proporzioni incredibili, diventando a poco a poco un caso nazionale, un regolamento di conti tra culture e religioni diverse con colpi di scena inaspettati. Toni, infatti, è un libanese cristiano e Yasser un palestinese. Al processo, oltre agli avvocati e ai familiari, si schierano due fazioni opposte di un paese che riscopre in quell’occasione ferite mai curate e rivelazioni scioccanti, facendo riaffiorare così un passato che è sempre presente.
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Titolo originale:L'insulte
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Libano
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Produzione:Lucky Red, 2018
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Distribuzione:Eagle Pictures
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Durata:108 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Digital 5.1);Arabo (Dolby Digital 5.1)
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Lingua sottotitoli:Italiano; Italiano per non udenti
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Formato Schermo:2,35:1 16:9 Wide Screen
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Contenuti:Intervista al regista -Trailer
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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AleNives 04 gennaio 2025Senza vincitori né vinti
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