Interpretazioni dell'amore

La protagonista di questo libro è una lettera. Intorno a lei girano le vite di alcune persone che subiscono le conseguenze profonde della sua esistenza, del suo contenuto e della sua assenza nella loro vita. Sophie, poco prima di morire, scrive questa lettera a Joe, un medico con cui ha avuto una notte d’amore durante la guerra. Malcolm il fratello di Sophie le assicura di averla consegnata ma non lo fa, anzi aspetterà tantissimi anni per consegnarla ad Agnes, figlia di Sophy (e forse di Joe), che nel frattempo è stata una paziente di Joe. L’amore che queste persone provano si manifesta in tutti le sue facce: quello sensuale, quello filiale, quello parentale e quello innato che nasce per chi ci fa sentire “a casa”. Jane Campbell ci porta in un’Inghilterra totalmente segnata dalla guerra tanto a livello sociale quanto a livello intimo: “Mi domandavo se non avrei potuto ricreare per Agnes le circostanze di allora. Le nostre emozioni in quei giorni di guerra, la costante prospettiva della morte, il miracolo della sopravvivenza, il travolgente gioioso spirito vitale di Sophy e poi, così all'improvviso, la tetra stanza d'ospedale e la sua voce morente (…)” e attraverso le vicende dei quattro personaggi permette alle lettrici e ai lettori di comprendere quanto la stessa relazione possa essere vista e vissuta diversamente dalle diverse parti in causa: “Potevo dirle che per quanto sordidi possano sembrare i particolari di una relazione da fuori, l'interno può essere una cattedrale di grazia?” Dopo “Spazzolare il gatto”, esordio tardivo e sfrontato, Jane Campbell ci regala un romanzo malinconico e psicologico che affascinerà chi ha amato Jane Howard e David Leavitt.