Dafne Malvasi
23 novembre 2016
Irriverente e quasi autoassolutorio, in questa alquanto improbabile intervista col teorizzatore del Comunismo, l'autore da un ritratto piuttosto sconfortato e sconcertato dello stesso Marx. Leggerlo oggi per comprendere che in nessun paese del mondo si sia realizzato nè il comunismo nè tanto meno la rivoluzione nel tentativo di affermarlo, lascia davvero un senso di disincanto amaro. Avrei gradito domande che riguardassero non solo il mondo occidentale, come da noi inteso, ma anche uno sguardo più ampio verso ad esempio Cuba o i paesi latinoamericani. Ma l'autore potrebbe sempre invitare l'illustre Karl per una nuova ed irriverente intervista. Sempre che il Sig. Marx accetti.
