L'intensità emotiva di questo film, la profondità delle tematiche morali, quasi filosofiche che tocca, sono un qualcosa di difficilmente esprimibile a parole. Sean Penn, affronta la storia vera di Christopher McCandless, giovane americano che, terminati gli studi universitari, decide di abbandonare tutto e tutti per riscoprire l'essenza vera della vita, racchiusa nella natura. Da qui, il viaggio diventa occasione di rinascita spirituale (non a caso ogni capitolo del film prende il nome di una delle fasi della nostra vita, partendo dall'infanzia fino ad arrivare alla vecchiaia) e quindi diventa il suo viaggio interiore, alla ricerca del suo io più profondo e della verità, che troverà solo dopo molti mesi trascorsi in Alaska, nelle più estreme ed inospitali terre del Denali National Park. Un film di un introspezione unica, di una bellezza struggente, non solo per la storia e per le tematiche affrontate, oltre che per il finale commovente, ma anche per la perfezione tecnica messa in gioco da Sean Penn. I panorami stupendi che incarnano la sublime bellezza della natura incontaminata, immortalati con panoramiche e campi lunghi tecnicamente eccelsi, (così come pure la fotografia e la colonna sonora). Insomma una storia, ma anche delle immagini che non si dimenticano facilmente, ma che anzi maturano sempre più ogni volta che lo si riguarda. Un autentica perla del cinema moderno, vivamente consigliato a tutti.
