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Vincitore dell’European Union Prize for Literature 2020.
Vincitore del Premi Llibres Anagrama de Novel·la 2019.
Vincitore del Premi Núvol 2019.
Finalista del Premio Òmnium 2019.
Vincitore Del Premio Cálamo 2019.
«Una festa dell’immaginazione.» – El País
Per primi arrivano la tempesta e il fulmine che uccide Domènec, il poeta contadino. Quindi entra in scena Dolceta, che racconta la storia di quattro donne impiccate come streghe. Poi c’è Sio, costretta ad allevare i figli da sola tra i monti di Matavaques. E ancora le “trombe dei morti”, i funghi che con il loro cappello nero e succulento celebrano l’immutabilità del ciclo della vita.
Irene Solà ha scritto un romanzo in cui prendono voce donne e uomini – ma anche fantasmi e diavoli, nuvole e piante, cani e uova – che si trovano a convivere nei Pirenei. Una terra di confine sui cui aleggia il ricordo di secoli di lotte per la sopravvivenza, persecuzioni guidate dal fanatismo, guerre fratricide, e tuttavia incarna una bellezza che non ha bisogno di aggettivi. Terreno fertile per liberare il desiderio di raccontare storie. Un posto per immaginare che la morte, come la vita, non è mai qualcosa di definitivo.
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