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Anno edizione: 2019
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Piazza Fontana 1969-2019. La memorabile denuncia di Pasolini.
Il 14 novembre 1974 Pier Paolo Pasolini pubblica sul «Corriere della Sera» un articolo in cui, denunciando un'intera classe politica, afferma di conoscere i nomi dei responsabili delle stragi di Milano e di Brescia che hanno da poco insanguinato il paese. La sua voce è quella di «un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace». Il volume, che insieme a questo articolo raccoglie altri sette testi scritti tra il dicembre 1969 e il settembre 1975 (poco più di un mese prima dell'assassinio dell'autore), è un inno alla libertà di stampa e al ruolo civile degli intellettuali e un invito, ancora attuale e necessario, a pretendere chiarezza e a battersi sempre, con coraggio, contro l'omertà e la connivenza.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In un periodo di forti instabilità politiche e sociali che infiammano l'opinione pubblica e premono sul crollo delle istituzioni in favore dell'una o dell'altra fazione, l'Italia conosce, il 12 dicembre del '69, uno delle prime stragi conseguenti ai disordini che si susseguiranno per almeno i dieci anni a seguire. Il terrorismo nero, terrorismo di Stato, l'esitazione della sinistra e, per ultimo, la morte per presunto omicidio della polizia dell'anarchico Pinelli sono le denunce che P. P. Pasolini, intellettuale di sinistra e figura estremamente controversa, diffonde attraverso la pubblicazione di articoli per il "Corriere della Sera" e che oggi sono traslati in questo piccolo libro. Un pezzo di storia dell'Italia repubblicana da recuperare affatto per mezzo anche delle parole di questo irreprensibile uomo, invidiato dalle generazioni future.
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