L' isola di cemento

L'opera descrive in maniera molto dettagliata e precisa l'alienazione del protagonista, bloccato in una 'terra di nessuno' tra le autostrade di Londra. Il protagonista, un ingegnere, perde il controllo di sé e si ritrova a lottare per la sopravvivenza in questo spazio, assurdo, dove ben presto incontra due personaggi assurdi.

"L'isola di cemento" (titolo originale "Concrete Island") risale al 1974. La trama è estremamente semplice, ridotta all'osso: un guidatore esce di strada sfondando il guardrail e si ritrova con una gamba slogata ed impossibilitato a contattare chiunque. È intrappolato su un'enorme isola spartitraffico, circondato da immensi piloni di cemento e strade, strade, strade... ma nessuno può vederlo perché è molto al di sotto del piano strada. Nessuno lo cerca perché pensano sia scappato con la sua amante. Stando così le cose, comincia ad esplorare il luogo in cui è prigioniero, scoprendovi un microcosmo e anche dei "residenti", personaggi di confine, estremamente grotteschi, che lo renderanno parte del loro mondo al limite, senza aiutarlo ad andare via. E quando sarà guarito nemmeno lui vorrà più andare via, comprendendo che ciò che lo aspetta al di là di quei kilometri cubi di cemento è decisamente poco confortante.

Ballard descrive egregiamente l'ansia e la paura derivate da un isolamento improvviso e catastrofico, trasformandole in rassegnazione ed accettazione attraverso una serie di eventi che tengono incollati alla lettura. Piacevolissimo, molto descrittivo del cambiamento che la natura umana può soffrire in particolari situazioni.