L'isola - Aldous Huxley - copertina
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Letteratura: Gran Bretagna
L'isola
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Descrizione


Naufragato sulle coste inaccessibili dell’immaginaria isola di Pala, un viaggiatore incontra una civiltà che sembra avvicinarsi alla perfezione. Gli abitanti del luogo, infatti, quasi completamente privi di contatti con l’esterno, hanno tentato di realizzare un progetto di società ideale, basata sul superamento di ogni complesso, sull’ampliamento della consapevolezza e sulla fusione armonica con la natura. Ma anche questa moderna, solare utopia è destinata a venire travolta dalla barbara violenza della «civiltà» moderna. Nel suo duplice aspetto di romanzo e di saggio, L’isola si presenta come la descrizione di una lucida e stimolante realtà possibile.

Dettagli

Tascabile
8 luglio 2025
360 p., Brossura
9788804810155

Valutazioni e recensioni

  • alias_Riccio
    Nessuna utopia può battere la realtà

    Un romanzo utopico, un saggio sociologico, nessuno dei due? Probabilmente entrambi, anche se personalmente l'ho trovato più sbilanciato sul saggio. A differenza de Il mondo nuovo, qui viene descritta una società perfetta nella quale la libertà individuale è un bene prezioso che non è sacrificato sull'altare del progresso. La società immaginata ha distillato quelle che l'autore considera le parti migliori delle varie culture, per arrivare ad un'armoniosa esistenza. Fondendo la scienza occidentale con la filosofia orientale: psicologia e buddismo, controllo delle nascite e yoga dell'amore, l'autore sfida la concezione della società basata sui valori occidentali. Un'isola impossibile, che sembra l'opposto di quella raccontata ne Il signore delle mosche, ma che alla fine dovrà fare tragicamente i conti proprio con quel male intrinseco nell'uomo, così ben evocato da Golding. Perché nessuna utopia può battere la realtà…

  •  Giuseppe
    Lettura pesante e poco scorrevole

    A differenza del suo piú grande romanzo "Il mondo nuovo" , L'Isola non mi ha catturato ed é risultata essere una lettura difficoltosa e poco coinvolgente.

  •  Riccarduccio
    Il "Ritorno al mondo nuovo".. ritorna!!

    Più che un semplice romanzo, "L'isola" è un romanzo/saggio. Vi si ritrovano tutte le raffinatezze del pensiero dell'autore, disseminate tra i capitoli e le pagine, a volte concentrati anche in un solo capoverso! Fantastico! La trama romanzesca dell'isola "perfetta" minacciata "dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi" (concedetemelo..!) è più un pretesto per calarsi in un confronto tra il "nostro" sistema di cose, quello della società capitalistica a cui apparteniamo, e quello che invece potrebbe essere (secondo il pensiero dell'autore) se solo qualcuno vi si opponesse. Usando l'esperienza del protagonista alla scoperta dell'ordinamento di questa utopistica isola, vengono messi in discussione un po' tutti gli argomenti che sarebbero da rivedere nel "nostro mondo". Data la sua tipologia "ibrida", non si ha una lettura scorrevolissima: il "filo conduttore" a volte diventa fin troppo marginale, e le descrizioni dettagliatissime e certi approfondimenti introspettivi dei personaggi (protagonista in primis) invece "abbondano".. Soprattutto negli ultimi capitoli si perde qualsiasi valenza sia dal punto di vista della narrazione che dal punto di vista del saggio. L'ultimo capitolo specialmente (in cui si ha un'accuratissima descrizione di tutto un "viaggio" pseudo-lisergico) per me è stato uno strazio da leggere. Ma a Huxley gliela possiamo perdonare! Resta il fatto che "L'isola" è una lettura validissima, strabordante di punti di riflessione, di un autore a cui la testa funzionava bene, ed il cui pensiero sottolinea ampiamente quanto idiota sia il mondo odierno, avendolo "pronosticato" quasi nei minimi particolari semplicemente usando il suo raziocinio. E questo accadeva già quasi cento anni fa, quando eravamo "solo" due miliardi e rotti di persone ancora non-completamente corrotte dal consumismo e non ancora infettate dall'informatica di massa.

Conosci l'autore

Foto di Aldous Huxley

Aldous Huxley

1894, Godalming

Aldous Huxley è stato un autore e filosofo britannico. Nacque in una famiglia di grandi tradizioni culturali: il nonno era il biologo T. H. Huxley e suo zio lo scrittore M. Arnold. Studiò a Eton, laureandosi poi in letteratura inglese al Balliol College. Tornò poi a Eton per insegnare, tra i tanti fu suo allievo George Orwell. In una serie di romanzi brillanti ("Giallo cromo", 1921; "Passo di danza", 1923) espresse la crisi dei valori seguita al primo conflitto mondiale. Nel suo romanzo più noto, "Il mondo nuovo" (1932) svolge l'allarmata profezia di una società interamente dominata dagli apparati tecnologici. Il libro immagina un futuro in cui la riproduzione della specie umana avviene artificialmente e la popolazione è suddivisa in rigide...

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