Lettura interessante che ci fa immergere nella Londra dell'epoca. Un tantino complicati passaggi pieni di nomi di strade, ma nel complesso si legge bene
Jack lo Squartatore. La vera storia
Londra, autunno 1888. Nei bassifondi dell’East End, tra vicoli fangosi e catapecchie sbilenche, tra le urla degli ubriachi e i richiami delle prostitute, si aggira Jack the Ripper, lo Squartatore. Così lo chiamano gli strilloni dell’“Evening News” o dello “Standard” che si contendono i clienti agli angoli delle strade. In città non si parla d’altro. In poco più di due mesi, tra il 31 agosto e il 9 novembre, sono cinque le donne uccise e orribilmente mutilate dal suo coltello. A centotrent’anni di distanza, l’identità dell’autore di quegli omicidi rimane il grande mistero vittoriano. Quel che è certo, invece, è che Jack lo Squartatore fu molto di più di un semplice assassino. Secondo Paul Begg, uno dei massimi esperti in materia, possiamo addirittura considerarlo uno dei creatori della Londra moderna: una città che in quell’epoca traboccava di miserie e brutture di ogni tipo, denunciate sui giornali da un grande scrittore come George Bernard Shaw, ma ignorate con sufficienza dall’opinione pubblica britannica. Almeno fino ai delitti dello Squartatore, che ebbero una straordinaria risonanza mediatica, influenzando i mutamenti urbani degli anni successivi. In questa ricostruzione appassionante e documentata, grazie a una vivida descrizione degli ambienti ci immergiamo tra quei vicoli e incontriamo da vicino le vittime di Jack, i detective che gli hanno dato la caccia, i presunti colpevoli, moltiplicatisi ben presto alimentando le più svariate – e spesso fantasiose – teorie: dallo straccione al gentiluomo, dal pittore di fama al membro della famiglia reale, passando per avvocati, parrucchieri, ciarlatani, chirurghi. E attraverso l’analisi approfondita di archivi della polizia, relazioni alla camera dei Lord, carteggi inediti tra gli investigatori, ma soprattutto degli articoli di giornale del periodo, scopriamo che nella Londra vittoriana il potere della stampa, soprattutto quella popolare, era enorme. Al punto da contribuire in maniera decisiva alla creazione di una delle figure popolari più spaventose e longeve di tutti i tempi: l’archetipo del moderno serial killer.
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Anno edizione:2025
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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fra 02 gennaio 2025
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roger 09 maggio 2024terribile
Libro molto pesante, carico di dettagli che potrebbero piacere ad un appassionato di gialli, Sicuramente illustra bene il contesto dove maturarono gli omicidi e descrive bene la cupa e sempre attuale discriminazione tra classi sociali.
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GIOVANNA CARSUGHI 22 novembre 2016
Cercavo un saggio scritto da un esperto in materia e ho scelto questo perché l'autore è riconosciuto come uno dei massimi conoscitori della misteriosa figura del serial killer per antonomasia. Ho apprezzato i resoconti e le descrizioni dettagliati, con tanto di testimonianze originali, ed anche il ricchissimo apparato di note posto in calce al libro, ma ho trovato alquanto prolisse, noiose e fuor di luogo le narrazioni che si dipanano per interi capitoli su questioni come la povertà e l'insorgere dei primi movimenti socialisti, la prostituzione, il lavoro minorile ecc. Avrei preferito concentrarmi solo ed esclusivamente sulla figura di Jack The Ripper e sui suoi omicidi. Tutto sommato, scritto bene e di facile e coinvolgente lettura.
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