Un romanzo che mi ha particolarmente colpito.. ve lo consiglio!
Jézabel
Quando fa il suo ingresso nell'aula di tribunale in cui verrà giudicata per l'omicidio del suo giovanissimo amante, Gladys Eysenach viene accolta dai mormorii di un pubblico sovreccitato, impaziente di conoscere ogni più sordido dettaglio di quello che promette di essere l'affaire più succulento di quanti il bel mondo parigino abbia visto da anni. È ancora molto, molto bella, Gladys Eysenach: il tempo sembra averla "sfiorata come a malincuore, con mano cauta e gentile", quasi si fosse limitato ad accarezzarla teneramente, e le donne presenti nell'aula si sussurrano con invidia i nomi dei suoi innumerevoli amanti. Ma pochi giorni dopo, allorché vengono pronunciate le arringhe, tutta la sua bellezza pare averla abbandonata, e Gladys è ormai soltanto una donna vecchia e sfinita, che a mani giunte supplica i giudici di infliggerle la pena che merita. La condanna sarà lieve, invece, solo cinque anni: il movente passionale ha fatto sì che le venissero concesse le attenuanti previste dalla legge. Ma qual è la verità - quella verità che Gladys Eysenach ha cercato ad ogni costo di occultare? Capace come pochi altri scrittori di scavare nel cuore femminile con implacabile, chirurgica precisione, Irène Némirovsky ci svela a poco a poco il segreto di questa donna che ha desiderato più di ogni altra cosa di rimanere immutabilmente bella, di essere amata per sempre - e che per questo è arrivata a uccidere.
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Autore:
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Edizione:2
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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YMD 30 dicembre 2021Emozionante
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Samantha Li Castri 24 settembre 2010
Non è senz'altro a livello di "Suite francese", il capolavoro della Némirovsky, ma è comunque un libro da leggere per la raffinatezza del linguaggio e la capacità descritiva dell'autrice. Ebbene, se amate la letteratura raffinata, l'analisi introspettiva, ecco il libro che fa per voi. Io l'ho letto in due giorni, anzi per la precisione due sere! Quindi è anche scorrevole e avvincente.
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ANNA LACCI 24 settembre 2010
In un momento in cui è solo l’immagine la parte interessante di una donna, questo libro offre spunti di riflessione e di discussione interessantissimi. La prosa è lineare, le parole scelte con cura, l’intreccio ben congegnato. Avvincente, più che nella trama degli avvenimenti, in quella psicologica: si segue la protagonista nelle sue scelte scellerate temendo che le faccia e sapendo che le farà. Una donna terrorizzata dal tempo che passa e che lascia sul suo corpo tracce difficilmente cancellabili. Una donna che punta tutta la sua esistenza sul fascino che il suo corpo emana e sul quale punta tutte le carte della sua vita inutile. Una donna che, contemporaneamente, non riesce a riconoscere il grande valore del suo corpo nella capace di generare, fino a rinuncia alla felicità di sentirsi madre. Consigliato alle donne in quel momento della vita in cui si compie il passaggio dal volto senza rughe a quello “più espressivo”, per quei momenti più o meno consci di timore e di dispiacere per la bellezza che svanisce. Per riflettere e scegliere di essere intelligenti. Un libro che forse induce tutti, donne e uomini, ad amare riflessioni sul tempo che viviamo...
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