Antonio Lombardo
18 maggio 2018
Può un testo di critica letteraria - definizione assai invalidante in questo caso specifico - raggiungere le vette sulle quali poggiano, inamovibili, le opere di un autore come Kafka ? Quesito che probabilmente non accetta risposte. Ma ciò non nega che l'acume con cui Calasso ha trattato e interpretato il labirintico intreccio di simboli che penetrano l'intera opera kafkiana, fa di questo scritto un testamento interpretativo nel quale ogni ambiguità è disvelata senza imposizioni di vedute, bensì con una misurata offerta di interrogativi che stimolano incessantemente alla riflessione.
