La storia ha aperto menti e ha rivoluzionato un movimento femminista che in Corea del sud si è rafforzato ancora di più. La traduzione di questa versione, con mio grande rammarico, è oscena. Ci sono tantissimi errori soprattutto interpretativi in merito all'utilizzo del femminile e al maschile che rendono sinceramente complicata la comprensione. Invito la casa editrice a rivedere completamente il testo e a fare un minimo di comprensione prima della traduzione. Ho trovato anche molti errori nella forma e nella traduzione prorpio delle parole, sembra veramente fatta con l'intelligenza artificiale. Vi prego di rivederla, così che le persone non siano costretti a leggere questi testi in inglese. Grazie.
Kim-Ji Young, nata nel 1982
Kim Ji-young, che è stata una normalissima bambina e adolescente, ora ha trent’anni, da un paio di anni è sposata e ha lasciato malvolentieri il lavoro per prendersi cura della sua bambina a tempo pieno. Un giorno, però, Ji-Young inizia a fingere di essere un’altra persona. Prima impersona sua madre, poi una vecchia compagna di scuola: non è uno scherzo, si immedesima completamente in loro, imitandone la voce e il pensiero in modo così perfetto che sembra quasi posseduta da un demone. All’inizio il marito liquida in fretta questi incidenti, ma la situazione peggiora e presto diventa chiaro che Ji-Young soffre di una sorta di disturbo mentale. Così le organizza sedute di terapia con uno psichiatra, che inizia a registrare la sua storia, che è poi la storia di tutte le donne: una storia di pregiudizi, di limitazioni, di accuse e di colpe attribuite gratuitamente; una storia di soprusi e di silenzi, di trattamenti differenziati – a scuola, a casa, nel lavoro; una storia in cui una donna è costretta a scegliere tra la carriera e la famiglia, in cui è sottoposta a severo giudizio qualunque cosa faccia e in cui la sua sofferenza – fisica e mentale – non conta mai davvero quanto quella degli altri, neppure per chi le vuole bene. Un romanzo crudo, ambizioso, che offre uno sguardo onesto e senza veli sulla condizione delle donne nella società coreana, e non solo, e che racconta la misoginia attraverso la metafora spiazzante e radicale di una donna che, pur di essere finalmente libera, è costretta a perdere se stessa e la propria voce.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:29 luglio 2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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kes 11 febbraio 2025libro che ha ispirato un movimento
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Susanna 09 gennaio 2025Condizione della donna spiegata perfettamente
Essendo ambientato in Corea del Sud, uno penserebbe che ha poco o niente a che fare con noi e invece ho trovato molte somiglianze con la condizione della donna nella società italiana. Alla fine del libro ho provato così tanta rabbia e tristezza per la protagonista che ho dovuto fare una passeggiata per calmarmi
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Sofia__ 03 gennaio 2024Splendido
Leggo in pochissimo tempo. L’autrice raccontando una storia fa riflettere su molti argomenti che riguardano la condizione femminile. Scritto benissimo.
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