Laszlo Moholy-Nagy: pittura, fotografia, film

Con prefazione di Giulio Carlo Argan. Comprende: Ricordi autobiografici; Scritti teorici e programmatici; Sceneggiature cinematografiche. "Gli scritti che Gianni Rondlino ha raccolti in questo volume, introducendoli con un saggio accuratamente documentato, sottilmente analitico e, per molte questioni ancora sospese, risolutivo, si riferiscono alla ricerca teorica e sperimentale di László Moholy-Nagy nel campo della fotografia e del cinematografo astratto, l'uno e l'altra intesi come tecniche produttive d'immagini, e cioè come strumenti dell'immaginazione, invece che come mezzi di rilevamento oggettivo della realtà. Non sono che una parte dell'abbondante lascito teorico dell'artista, ma ne costituiscono l'ossatura: fotografia e cinematografo sono infatti , per lui, i mezzi e non l'oggetto di una ricerca che, impostata in senso sostanzialmente fenomenologico, si configura come analisi e verifica delle proprie metodologie e dei proprii procedimenti operativi."