Legazioni. Commissarie. Scritti di governo. Vol. 6: 1507-1510. - Niccolò Machiavelli - copertina
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Letteratura: Italia
Legazioni. Commissarie. Scritti di governo. Vol. 6: 1507-1510.
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Descrizione


Il sesto tomo delle Legazioni. Commissarie. Scritti di governo riguarda gli anni 1507-1510, che costituiscono il culmine, per autonomia d'azione e maturità di riflessione, dell'esperienza politico-diplomatica di Niccolò Machiavelli al servizio della Repubblica fiorentina. Confermatosi ormai come uomo di fiducia del gonfaloniere perpetuo Pier Soderini, forte della realizzazione della milizia cittadina (dal 12 gennaio 1507 alle funzioni di cancelliere della seconda Cancelleria e segretario dei Dieci di Balia e Libertà, Machiavelli aveva aggiunto quella di cancelliere dei Nove dell'Ordinanza e Milizia, magistratura istituita sotto il suo decisivo impulso il 6 dicembre 1506), queste corrispondenze presentano il Segretario in alcune delle sue missioni militari e diplomatiche più importanti per comprendere le grandi opere post resperditas. Sul piano interno si tratta soprattutto della fase finale nella guerra contro Pisa, che lo vede indiscusso regista. Sul piano della politica internazionale, il tomo comprende invece due missioni di particolare importanza, destinate a essere la fonte principale di molte sue meditazioni sulla politica europea: la legazione alla corte dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo, che per la prima volta mette Machiavelli di fronte alla realtà del mondo germanico, e quindi la terza legazione in Francia, nelle quali si dispiega in tutta la sua ricchezza e complessità la potenza di analisi diplomatica e politica di Macchiavelli.

Dettagli

15 marzo 2011
590 p., Rilegato
9788884027276

Conosci l'autore

Foto di Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli

1469, Firenze

Scrittore e uomo politico italiano. Fu Segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 al 1512, fino alla restaurazione della Signoria dei Medici. Tra le opere politiche ricordiamo: Legazioni, Commissarie, Scritti di governo, Rapporto delle cose di Francia. Tra il 1513 e il 1517 compose i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio e Il Principe. Tra il 1519 e il 1521 scrisse Dell'arte della guerra. In seguito pose mano alle opere di carattere storico: Vita di Castruccio Castracani da Lucca (1520) e le Istorie fiorentine (1520-1521), di cui compose solo i primi otto libri. Tra le opere letterarie si ricordano: Decennali (1504-1506), Dialogo intorno alla nostra lingua (1515), Mandragola (1518), Clizia (1524), Favola (o Novella di Belfagor Arcidiavolo), Istorie fiorentine.Tipico esempio di uomo...

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