Tanto sono complessi i personaggi storici prima citati, tanto è semplice e pura Ninfa, protagonista della leggenda Medievale che li incanta. Per quanto la sua condizione di donna e Duchessa le ponga dei limiti inimmaginabili, questo non le impedisce di innamorarsi di un amore puro e infinito e di ribellarsi al padre e sacrificarsi per il sentimento e per l'uomo che hanno dato significato alla sua esistenza. E qui il paradosso. Lucrezia e Lord Byron sono consapevoli dei propri ruoli, che li vincolano a un destino scritto, che per quanto si possano lasciare andare alle pulsioni, agli amori, alla poesia, alle arti, sono momenti effimeri e passeggeri, il loro nome li richiamerà presto al dovere e all'infelicità. Un uomo e una donna che hanno perso o forse non hanno mai avuto l'ingenuità e l'impeto di Ninfa, nostalgici di un amore mai esplorato e di emozioni sfiorate, decantate e narrate, che nate in cuori che non le hanno sapute accogliere, proteggere e far crescere sono morte lasciando posto al rammarico. Un uomo e una donna che si struggono insieme in epoche diverse per lo stesso errore di non saper lasciare le ricchezze materiali per qualcosa di infinitamente inspiegabile.
la leggenda di ninfa. Lucrezia Borgia incanto e disperazione
Milano, ottobre 1816. Angelico Vago, un nobile di origine spagnola, mostra a Lord Byron alcune preziose lettere che conserva e che Lucrezia Borgia scrisse al fratello Cesare durante la permanenza a Sermoneta. Gliele aveva inviate per distrarlo dalla frenetica attività militare che l’uomo conduceva e per informarlo della scoperta di un piccolo involto di fogli scritti a mano da un autore anonimo che gli operai avevano trovato lavorando alla fortificazione del feudo. Si trattava di un’antica leggenda medievale del luogo, e raccontava di un amore struggente, di magia, di intrighi di corte e violenze: la leggenda di Ninfa. Nacque una fitta corrispondenza tra i due fratelli in cui Lucrezia esprimeva tutta la nostalgia e il rammarico di non poter più vivere le stesse passioni di Ninfa perché ormai si sentiva vecchia e consumata dagli eventi politici della sua famiglia. Anche Lord Byron, rileggendo secoli dopo le lettere di Lucrezia, si ritrova avvolto, dalla malinconia e racconta ad Angelico le infauste conseguenze dell’insana passione che genera azioni mostruose, richiamando alla memoria i suoi rapporti con lady Shelley e la sua sorrellastra.
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Anno edizione:2018
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I Sussurri delle Muse Blog 26 giugno 2019
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