Leone. Sotto il vulcano

Una riunione è in corso nella sala di una villa nei dintorni di Buenos Aires. Quattro i partecipanti identificati. A condurre i giochi è una rivoluzionaria argentina che ha militato in un gruppo revanscista intenzionato a riprendersi le Malvinas. Il secondo è un anarco-insurrezionalista tedesco, miracolosamente uscito vivo da un fallito colpo di mano a Venezia. Il terzo, un fondamentalista islamico, ha abbracciato l'agghiacciante ideologia di Daesh servendo come braccio destro di uno dei capi. Dell'ultimo, un fanatico neonazista, è nota la complicità nella pianificazione di un devastante attentato a Lubecca. Nella base dell'Unità situata sotto il deserto del Negev, Stefano Leone e i suoi agenti speciali studiano le riprese, purtroppo prive di audio, effettuate sul posto da un drone. Anche se con la decifrazione del labiale si è potuto ricavare ben poco dalle immagini, tutto lascia pensare che quell'internazionale del terrore riunita dall'altra parte del mondo stia preparando qualcosa di grosso per cui non intende dare ultimatum o chiedere riscatti. Qualcosa di veramente grosso che seminerà caos e distruzione. Ma, forse non per caso, i quattro cospiratori hanno in comune anche un altro obiettivo. Chiudere i conti in sospeso con Stefano Leone.