Letteratura e democrazia. Il «dibattito Lukàcs» (1946-1949) e altri saggi - György Lukács - copertina
Letteratura e democrazia. Il «dibattito Lukàcs» (1946-1949) e altri saggi - György Lukács - copertina
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Letteratura: Ungheria
Letteratura e democrazia. Il «dibattito Lukàcs» (1946-1949) e altri saggi
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Descrizione


Il lettore italiano ha finalmente a disposizione gran parte del materiale del famoso "Dibattito Lukács" che, nel 1949, causò l'abbandono, da parte di Lukács, della vita politica ungherese. Il filosofo ungherese si dedicherà ai suoi studi di estetica e di filosofia, ritornando in politica per pochi giorni, nel 1956. La presente raccolta di saggi ricostruisce quegli anni cruciali dal 1946 al 1948 in cui la speranza di costruire una vera democrazia socialista spinse Lukács a partecipare attivamente alla vita politica del suo paese. Una parte del suo autentico pensiero politico è contenuta proprio nei saggi di quel periodo. L'attacco feroce dei leader del regime stalinista ungherese fu scatenato dall'intervento di Fadeev, uno degli ideologi del dogmatismo staliniano, nel dibattito letterario ungherese. I temi usati dagli stalinisti riecheggiano le direttive letterarie ed estetiche dettate dai nazisti e che Lukács aveva già denunciato nel suo sag- gio "La poesia bandita" del 1942. Lukács dovette difendersi, per il resto della sua vita, dalle accuse di privilegiare il realismo borghese da parte degli stalinisti e di considerare soltanto il realismo socialista da parte degli intellettuali occidentali. Quel dibattito, iniziato nel 1949, continua tuttora, a cinquant'anni dalla sua morte, a caratterizzare uno dei filosofi più complessi e controversi del ventesimo secolo.

Dettagli

20 giugno 2021
220 p.
9788883512636

Conosci l'autore

Foto di György Lukács

György Lukács

1885, Budapest

György Lukács è stato un filosofo e critico ungherese. Approfondì gli studi in Germania, dove frequentò Simmel, Weber, Bloch. Dopo alcuni testi in lingua ungherese, scrisse in tedesco una raccolta di saggi, L’anima e le forme (Die Seele und die Formen, 1911), e uno studio d’impostazione hegeliana sul romanzo come raffigurazione letteraria caratteristica della condizione umana estraniata, La teoria del romanzo (Die Theorie des Romans, scritto nel 1914-15, pubblicato nel 1920). Accostatosi al marxismo, si iscrisse al partito comunista ungherese. Alla caduta di Béla Kun fuggì a Vienna, poi a Berlino. Tra il 1919 e il 1922 preparò i saggi raccolti in Storia e coscienza di classe (Geschichte und Klassenbewusstsein, 1923), uno...

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