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Anno edizione: 2020
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Posseggo gli estratti in lingua originale ad uso degli studenti (o, meglio, dei liceali della fine degli anni '80 del secolo scorso), quindi il giudizio non è per l'opera nella sua interezza ma sul pensiero politico, sociale e religioso di Montesquieu.
07/08/2020 08:35:28 Recentemente il panorama editoriale si è arricchito di un’opera a dir poco stupefacente. Ci riferiamo alle nuova traduzione, curata da Domenico Felice e pubblicata da Feltrinelli (giugno 2020), delle Lettere persiane di Montesquieu, la prima traduzione italiana basata sul testo critico pubblicato nella collezione delle Œuvres complètes de Montesquieu della Voltaire Foundation (Oxford, 2006). Scritte tra il 1717 e il 1720, e date alle stampe nel 1721, le Lettere persiane già nel secolo dei Lumi si connotarono subito come un capolavoro assoluto della letteratura di tutti i tempi, della filosofia e della cultura occidentale, grazie anche all’originale forma epistolare e allo stile «vivace e accattivante» (Postfazione del curatore, p. 342). Questa nuova traduzione è corredata, oltre che da un’accurata bibliografia, da un ricchissimo apparato di note paragonabile quasi ad un cesello come diversi anni orsono ebbe a dire uno dei maggiori studiosi francesi dell’Illuminismo, Jean Ehrard, definendo il lavoro di Domenico Felice «un travail de bénédectin» («Préface», in D. Felice, avec la collaboration de G. Cristani, Pour l’histoire de la réception de Montesquieu en Italie, 1789-2005, Bologna, Clueb, 2006, p. xvi). Lasciarsi andare alla lettura delle Lettere persiane, oltre ad essere un modo dilettevole di impiegare il proprio tempo, invita a riflettere e permette di conoscere meglio Montesquieu e scoprire che egli non è solo il grande teorico della politica e del moderno Stato di diritto, ma un attento e acuto analista della società del suo tempo. Lo si può evincere da quelle che, a prima vista sembrano lettere ilari e satiriche, ma che in realtà colgono nel profondo alcuni aspetti essenziali dell’epoca barocca-rococò e dell’assolutismo del Re Sole.
Tra i massimi studiosi internazionali di Montesquieu ("Prix de l'Académie Montesquieu" nel 1990), Domenico Felice mette a disposizione degli studiosi e dei lettori italiani una nuova traduzione, riccamente annotata, condotta sulla recente edizione critica delle Lettres persanes (2006 e 2019), il testo fondativo dell'Illuminsmo europeo. Una lettura imprescindibile.
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