Lezioni Toscane.
Tre volumi di cm. 24, pp. xli, (3) 341 xxiv, xlviii [contengono l'orazione funebre dell'Averani letta da Antonio Niccolini alla crusca il 28 aprile 1745 ed una canzone in morte dello stesso Averani composta da Giovanni Bartolomeo Casaregi], 25-26 [la numerazione, che era in cifre romane, riprende per queste due sole pagine in forma continua e in nn. arabi] 266 xx, 321. Frontespizi in rosso e in nero con il frullone della Crusca. Ritratto dell'Averani inciso su rame dal Gregori da invenzione del Ferretti ripiegato f.t. tra le pp. XII-XIII del primo vol. a fronte della p. III del secondo vol., una tav. incisa con riproduzione di una medaglia effigiante l'Averani. Legatura coeva in piena pergamena rigida con nervi passanti, dorsi lisci con titoli impressi in oro. Qualche forellino al dorso, peraltro ottimo e fresco esemplare. Prima edizione, curata da Anton Francesco Gori. La raccolta si configura come un singolare zibaldone in cui confluiscono i rivoli delle più disparate branche dello scibile. Il primo vol., preceduto da una vita dell'autore composta dal Gori, contiene 21 lezioni su argomenti eruditi e sacri. Nel secondo volume figurano 7 lezioni sul sole, sulla luce, sui barometri, sulla navigazione, sugli specchi ustori, ecc., curiose esperienze intorno ai gioielli ed alle pietre dure, sulla natura e velocità del suono, etc. Il terzo volume, a carattere eno-gastronomico, annovera 17 lezioni sui conviti degli antichi, con molte e singolari notizie sulle cene pubbliche e private, sulle carni, i pesci, gli antipasti, i vini, le bevande (compresa la birra). L'Averani (Firenze, 1662-ivi, 1738), avvocato e letterato, Accademico della Crusca.Gamba, 2133. Razzolini / Bacchi della Lega, p. 31.
Tre volumi di cm. 24, pp. xli, (3) 341 xxiv, xlviii [contengono l'orazione funebre dell'Averani letta da Antonio Niccolini alla crusca il 28 aprile 1745 ed una canzone in morte dello stesso Averani composta da Giovanni Bartolomeo Casaregi], 25-26 [la numerazione, che era in cifre romane, riprende per queste due sole pagine in forma continua e in nn. arabi] 266 xx, 321. Frontespizi in rosso e in nero con il frullone della Crusca. Ritratto dell'Averani inciso su rame dal Gregori da invenzione del Ferretti ripiegato f.t. tra le pp. XII-XIII del primo vol. a fronte della p. III del secondo vol., una tav. incisa con riproduzione di una medaglia effigiante l'Averani. Legatura coeva in piena pergamena rigida con nervi passanti, dorsi lisci con titoli impressi in oro. Qualche forellino al dorso, peraltro ottimo e fresco esemplare. Prima edizione, curata da Anton Francesco Gori. La raccolta si configura come un singolare zibaldone in cui confluiscono i rivoli delle più disparate branche dello scibile. Il primo vol., preceduto da una vita dell'autore composta dal Gori, contiene 21 lezioni su argomenti eruditi e sacri. Nel secondo volume figurano 7 lezioni sul sole, sulla luce, sui barometri, sulla navigazione, sugli specchi ustori, ecc., curiose esperienze intorno ai gioielli ed alle pietre dure, sulla natura e velocità del suono, etc. Il terzo volume, a carattere eno-gastronomico, annovera 17 lezioni sui conviti degli antichi, con molte e singolari notizie sulle cene pubbliche e private, sulle carni, i pesci, gli antipasti, i vini, le bevande (compresa la birra). L'Averani (Firenze, 1662-ivi, 1738), avvocato e letterato, Accademico della Crusca.Gamba, 2133. Razzolini / Bacchi della Lega, p. 31.
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Tre volumi di cm. 24, pp. xli, (3) 341; xxiv, xlviii [contengono l'orazione funebre dell'Averani letta da Antonio Niccolini alla crusca il 28 aprile 1745 ed una canzone in morte dello stesso Averani composta da Giovanni Bartolomeo Casaregi], 25-26 [la numerazione, che era in cifre romane, riprende per queste due sole pagine in forma continua e in nn. arabi] 266; xx, 321. Frontespizi in rosso e in nero con il frullone della Crusca. Ritratto dell'Averani inciso su rame dal Gregori da invenzione del Ferretti ripiegato f.t. tra le pp. XII-XIII del primo vol. A fronte della p. III del secondo vol., una tav. incisa con riproduzione di una medaglia effigiante l'Averani. Legatura coeva in piena pergamena rigida con nervi passanti, dorsi lisci con titoli impressi in oro. Qualche forellino al dorso, peraltro ottimo e fresco esemplare. Prima edizione, curata da Anton Francesco Gori. La raccolta si configura come un singolare zibaldone in cui confluiscono i rivoli delle più disparate branche dello scibile. Il primo vol., preceduto da una vita dell'autore composta dal Gori, contiene 21 lezioni su argomenti eruditi e sacri. Nel secondo volume figurano 7 lezioni sul sole, sulla luce, sui barometri, sulla navigazione, sugli specchi ustori, ecc., curiose esperienze intorno ai gioielli ed alle pietre dure, sulla natura e velocità del suono, etc. Il terzo volume, a carattere eno-gastronomico, annovera 17 lezioni sui conviti degli antichi, con molte e singolari notizie sulle cene pubbliche e private, sulle carni, i pesci, gli antipasti, i vini, le bevande (compresa la birra). L'Averani (Firenze, 1662-ivi, 1738), avvocato e letterato, Accademico della Crusca.Gamba, 2133. Razzolini / Bacchi della Lega, p. 31.
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Pagine:xli, (3) 341 p.
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