In questo testo il sindacalista italiano Giorgio Cremaschi affronta un argomento che recentemente è ritornato di moda: i liberali e il liberalismo, il sistema economico capitalista, sono contro la democrazia e possono condurre a regimi di stampo autoritario? Questo tema fu oggetto di analisi approfondite nel secolo scorso quando le forze borghesi liberali aprirono le porte al fascismo in Italia come risposta autoritaria alle aspettative progressive delle forze socialiste emergenti e del movimento dei lavoratori. L'analisi è calata nei fatti dei nostri giorni. A mio avviso sotto il profilo strettamente storico il testo appare in alcuni punti debole e non incisivo seppure lo sforzo dell'autore rimane apprezzabile. Invece sotto il profilo dell'indagine economico-politica del fenomeno emerge una chiara competenza dell'autore con un solido retroterra fatto di lotte sindacali e politiche. Lo consiglio vivamente come contributo significativo di lettura dell'ordierna fase economica e politica che sta vivendo il cd. Occidente e, cioè, i paesi dell'anglosfera sotto egemonia dell'imperialismo nordamericano.
Liberalfascismo. Come i liberali distruggono la democrazia e ci portano in guerra
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Stiamo assistendo al ritorno del fascismo. O meglio alla sussunzione dei metodi autoritari del fascismo all’interno dell’ideologia e dei principi liberali come esito della radicalizzazione a destra del sistema neo-liberalista e della cosiddetta globalizzazione liberista, la politica economica che ha dominato il mondo negli ultimi decenni. In quest’ottica, la vittoria di Javier Milei in Argentina non è che la versione sfacciata e barbara delle dinamiche economiche da tempo imperanti nell’Unione Europea e in molti altri paesi occidentali. In un contesto nel quale il liberismo economico si è radicalizzato e ristretto, la dimensione egemonica globalista è scomparsa e si è tornati alla difesa degli interessi del cortile di casa, i reazionari nazionalisti sono tornati alla ribalta, a scapito delle sinistre social-liberali. Giorgio Cremaschi ci esorta a smascherare il fascismo del XXI secolo, che esiste e ci minaccia, al pari di quello delle camicie nere di un secolo fa, sebbene i milionari di oggi non indossino più marsina e cappello a cilindro. Comprendere cosa e perché sta avvenendo è la condizione per reagire.
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Anno edizione:2024
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alfio_libero 28 dicembre 2024Il liberalismo antidemocratico
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