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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2023
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«Nuda, un materasso per terra. È in una solitudine che lei non sente affatto.»
A pochi chilometri da Lucca il colle di Santa Maria delle Grazie e in cima il manicomio. Il paese più vicino è Magliano. Così, «venire da Magliano» per la gente del luogo significa portare il segno della pazzia, di una vita attraversata dal vento sublime e dannato della sofferenza mentale. In un reparto psichiatrico femminile, negli anni precedenti l'età degli psicofarmaci e della riforma Basaglia, un medico vive con donne aggressive, tristi, erotiche, disperate, orrende, miti, malate o semplicemente fuggite dal mondo. Questo romanzo è il poema della profondissima e unica atmosfera che pervade le stanze della follia: «il manicomio è pieno di fiori, ma non si riesce a vederli».
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Tanti anni fa chiesi al mio professore di psichiatria di consigliarmi dei libri interessanti sulla malattia mentale. Lui mi disse di leggere i libri di Mario Tobino. "Le libere donne di Magliano" sono uno dei capolavori di questo medico scrittore. Vi consiglio di leggere anche tutti gli altri.
Un romanzo inconsueto, poiché privo di trama e concepito non come finzione letteraria. Quelli tinteggiati dall'autore sono i ritratti delle donne ingabbiate nel manicomio di Maggiano (storpiato in Magliano), l'unico luogo in cui sia tollerata la loro libertà, che parla un linguaggio diverso e segue leggi incomprensibili. Le descrizioni delle pazienti sono intense e toccanti ed è ora che romanzi come questo scalzino tanta letteratura "psicologica" (soprattutto del genere giallo e thriller), frutto di fantasia e che associa spesso la malattia mentale al crimine.
Letto per l'università ma sinceramente non ha un senso per me
Recensioni
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