(Parigi 1707-77) scrittore francese, noto col nome di Crébillon figlio, per distinguerlo dal padre Prosper Jolyot. Rappresentante del libertinismo letterario, è autore di racconti e dialoghi licenziosi nei quali, esaltando il piacere e l’amore fatto per gioco, descrive con precisione una certa società del tempo, vana e corrotta e analizza con sottile acume l’ambiguo terreno dei sentimenti e delle inclinazioni erotiche: Lettere della marchesa di... al conte di... (Lettres de la marquise de... au comte de..., 1732), I turbamenti del cuore e della mente (Les égarements du coeur et de l’esprit, 1736), Il sofà (Le sopha, 1742), Gli amori di Zéokinisul re di Kofirans (Les amours de Zéokinisul roi de Kofirans, 1746), La notte e il momento (La nuit et le moment, 1755), Accanto al fuoco (Le hasard du coin du feu, 1763).