Compositore francese. Trascorse probabilmente un periodo in Italia dopo il 1552, a contatto con l'ambiente di A. Willaert. Stabilitosi a Parigi, fece parte dell'Académie de poésie et musique fondata da A. Baïf, mettendosi inoltre al servizio del fratello del re, Francesco duca d'Angiò, e di altri signori protestanti; al tempo dell'assedio di Parigi da parte di Enrico iii si salvò a stento riparando alla Rochelle. Nel 1596 fu eletto da Enrico iv compositore di camera del re. Autore sia di musica sacra che profana, Le J. mirò in ambedue i generi a raggiungere una maggior fusione tra musica e metro ritmico delle parole nello spirito dell'Accademia del Baïf, cogliendo i risultati più apprezzabili nelle chansons (meritatamente famosa la raccolta Le printemps a due, otto voci, 1603). Ricordiamo inoltre i 150 salmi e il Livre de meslanges (1585), raccolta miscellanea di chansons, madrigali italiani, mottetti latini, arie, arie misurate, canzonette, salmi ecc.