(Darmstadt 1805 - Heidelberg 1871) critico e storico letterario tedesco. Professore a Gottinga, ne fu allontanato (1837) insieme con altri docenti, tra cui i fratelli J. e W. Grimm (i cosiddetti Sette di Gottinga), per una coraggiosa professione di fede liberale. Deputato nel 1848 all’assemblea nazionale di Francoforte, subì nel 1853 addirittura accuse di alto tradimento, e si chiuse da allora in amaro isolamento a Heidelberg. Il capolavoro di G., la monumentale Storia della letteratura poetica nazionale dei tedeschi (1835-42), rappresenta il primo tentativo sistematico di rapportare i fenomeni letterari e culturali germanici al contesto politico e socioeconomico.