(New York 1929-2006) scrittore statunitense. Dopo una prima fase dedicata alla poesia (L’oscurità ci circonda, The darkness surrounds us, 1960, nt; Nero e bianco, Black and white, 1964, nt), si è rivolto a complesse creazioni romanzesche. La sua estetica si affida alla metafora della dittatura del libro, che impone le proprie regole a chi lo scrive e a chi lo legge. Così ne Lo stufato di Mulligan (Mulligan’s stew, 1979, nt) il protagonista, impegnato nella stesura di un giallo, non riesce a ritrovare il cadavere, mentre anche i personaggi dei vivi tentano di sfuggirgli per cercar lavoro presso un romanziere più abile. In Pastorale azzurra (Blue pastoral, 1983, nt), satira delle varie modalità del linguaggio, il racconto si stratifica in sermoni, conferenze, comizi. La narrativa di S., che raggiunge effetti di grande comicità, si colloca, anche per il suo sostrato teorico, nell’ambito del postmoderno. Tra le opere più recenti si ricordano: All’ombra (Under the shadow, 1991, nt), Aberrazione stellare (Aberration of starlight, 1993, nt), Demonio rosso (Red the fiend, 1995, nt), Un piccolo casinò (Little casino, 2002, nt), Uno strano luogo comune (A strange commonplace, 2006, nt).