(Stavanger, Norvegia, 1773 - Berlino 1845) scrittore e naturalista tedesco. Di padre tedesco e madre danese, studiò scienze naturali a Copenaghen, ma poi si trasferì in Germania, seguendo a Jena (1798) le lezioni di Schelling e frequentandovi gli esponenti della nuova generazione romantica (F. Schlegel, Novalis, L. Tieck, F. Schleiermacher). La sua opera, nata dall’adattamento della filosofia di Schelling ai problemi delle scienze naturali (Contributi alla storia naturale interna della Terra, Beiträge zur innern Naturgeschichte der Erde, 1801), procede dall’individuazione del nesso organico tra macrocosmo dell’universo e microcosmo umano, alla proposta di una nuova teoria e metodologia naturalistica (Fondamenti di una filosofia delle scienze naturali, Grundzüge der philosophischen Naturwissenschaft, 1806), per volgersi a una sintesi, in chiave religiosa, del rapporto tra volizione politica e necessità etica (Antropologia, Anthropologie, 1822; Filosofia cristiana della religione, Christliche Religionsphilosophie, 1839). Al di là dell’ambito scientifico, S. esercitò un costante influsso sulla produzione letteraria romantica vera e propria, da Novalis a Brentano.