(Darmstadt 1741-91) scrittore tedesco. Avviato agli studi teologici, li troncò nel 1762 per studiare arte all’Accademia di Dresda. Impiegato alla corte di Darmstadt, tra il 1770 e il 1771 strinse amicizia letteraria con J.G. Herder e con Goethe. Nel 1772 tenne per alcuni mesi la direzione delle «Frankfurter Gelehrte Anzeigen», la rivista che attraverso le recensioni (anonime) sue e di Goethe, Herder, J.G. Schlosser, si fece banditrice delle nuove idee dello Sturm und Drang; successivamente collaborò al «Teutscher Merkur» del fraterno amico Ch.M. Wieland: qui apparvero i suoi scritti più significativi, tra cui i saggi sullo «spirito etico» in Germania, sulla pittura di paesaggio e su Dürer, alcuni racconti di vita campestre ispirati a Rousseau, e il Carteggio accademico (Akademischer Briefwechsel), sorta di breve romanzo epistolare. Morì suicida.