Intellettuale, poeta e scrittore, fu anche uomo di teatro e regista televisivo. Politico di rango, Saro-Wiwa apparteneva alla popolazione ogoni, insediatasi nel delta del Niger, un tempo dedita alla pesca e all’agricoltura, costretta all’emigrazione, alla miseria, e addirittura alla morte a causa dell’inquinamento del territorio a opera delle multinazionali del petrolio, complice la classe dirigente politica e militare del Paese. Fu proprio per difendere i diritti degli ogoni che Saro-Wiwa intraprese la battaglia civile e politica che gli costò la vita: arrestato dal regime militare fu impiccato dopo un processo farsa, il 10 novembre 1995, insieme ad altri militanti del Mosop.
Tra le sue opere di narrativa ricordiamo Sozaboy. Il ragazzo soldato, le raccolte di racconti Foresta di fiori e Adaku.