(Lima 1833-1919) scrittore peruviano. Giornalista e studioso di storia, dopo il fallimento dei moti liberali fu esiliato in Cile, da dove si spostò in Europa; divenne poi segretario nel governo di J. Balta e senatore della repubblica. È autore di una vasta opera narrativa, in molti volumi, Tradizioni peruviane (Tradiciones peruanas, 1872-1918), che consiste in una lunga serie di racconti di tema storico e aneddotico, sulla Lima dell’epoca coloniale e del suo tempo, costruiti sulla base di una profonda e trasfigurante conoscenza delle fonti storiche nazionali. Ironia, buonumore e saggezza popolare caratterizzano le sue prose, scritte in uno stile lieve e gustoso. Figura tra le più importanti del romanticismo peruviano, eccellente traduttore (da H. Heine, V. Hugo ecc.), scrisse anche drammi e poesie (Armonie, Armonias, 1865; Filigrane, Filigranas, 1892).