(Parigi 1862 - Chantilly 1950) romanziere francese. Dipinse con acume i costumi del tempo, immettendo una personale vena satirica negli schemi del romanzo naturalista: Il cavaliere Miserey (Le cavalier Miserey, 1887), I grandi borghesi (Les grands bourgeois, 1906). Purista, difese le sue opinioni sulla buona lingua sotto lo pseudonimo di Lancelot: I sabati del Signor Lancelot (Les samedis de M. Lancelot, 1932), Saper parlare (Savoir parler, 1935), Difesa della lingua francese (Défense de la langue française, 1938); fu uno dei principali autori della Grammatica dell’Académie française, del 1932. Eletto membro dell’Académie nel 1927, ne fu escluso nel 1944 per aver collaborato alla stampa parigina durante l’occupazione tedesca. Condannato all’ergastolo, fu liberato nel 1948.