(Firenze 1235 ca - 1295 ca) scrittore italiano. Fu traduttore, abile ed elegante, di opere tardoclassiche e medievali, come l’Epitome rei militaris di Vegezio, le Historiae adversus paganos di Orosio e il De miseria humanae conditionis di Lotario. È recente la rivalutazione del suo Libro de’ vizî e delle virtudi (del quale la Introduzione alle virtù rappresenta una prima redazione), dove, armato di straordinaria perizia stilistica, egli riscatta gli schemi della visione allegorica in un racconto prosastico narrativamente mosso e ben organizzato che sceneggia un itinerario autobiografico dal peccato alla redenzione e sembra prefigurare l’esperienza dantesca.