Saikaku Ihara è stato un romanziere giapponese. Dopo l’esordio come autore di haiku, genere del quale fu maestro insistendo sull’uso della lingua colloquiale e sulla preminenza assoluta dell’ispirazione, si dedicò alla narrativa. Cresciuto nell’ambiente urbano-mercantile di Osaka e dotato di acuto spirito d’osservazione, trasse i soggetti dei suoi romanzi dal mondo dei quartieri di piacere, dei samurai e soprattutto della società borghese, di cui si fece interprete. Primo scrittore nella storia letteraria del suo paese a trattare il mondo dei mercanti e della gente comune, lo fece con uno stile conciso e pittoresco, capace di sfruttare efficacemente ogni mezzo espressivo del linguaggio comune. Alle «storie d’amore» (koshoku-mono) appartengono Vita di un libertino (1682), ambientato nei quartieri di piacere, che ebbe enorme successo e segnò l’inizio del romanzo realistico-mondano (ukiyo-zoshi), Cinque donne amorose (1686), Vita di una donna licenziosa (1686), Il grande specchio dell’omosessualità maschile (1687); alle «storie di samurai» (buke-mono) La trasmissione delle arti marziali (1687), Del dovere dei guerrieri (1688); alle «storie di mercanti» (chonin-mono) I magazzini eterni del Giappone (1688), I calcoli del mondo (1692).