(Stamford, Connecticut, 1925 - Providence, Rhode Island, 1998) scrittore statunitense. Sperimentalista, esordì con un anomalo romanzo di guerra, Il cannibale (The cannibal, 1949, nt), scheggiata visione della Germania distrutta in cui un unico motociclista americano si confronta con i vinti. Altre «terre desolate» ricorrono nei racconti e nei romanzi brevi raccolti in Paesaggi lunari (Lunar landscapes, 1969, nt), mentre in Seconda pelle (Second skin, 1964) alla violenza si contrappone l’idillio in un gioco di contrasti da commedia shakespeariana. Arazzo d’amore (The blood oranges, 1971), La morte, il sonno e il viaggiatore (Death, sleep & the traveller, 1974, nt) e L’artista della passione (The passion artist, 1979, nt) costituiscono una trilogia della ricerca di salvezza nell’eros e nell’arte. Virginie dalle due vite (Virginie: her two lives, 1982, nt) oscilla tra parodia e pornografia. Tra le ultime opere, Innocenza in extremis (Innocence in extremis, 1985, nt).