Nata fra i privilegi di un antico casato, quarta di sette fratelli è poeta, regista, giornalista e traduttrice. Dopo la guerra un improvviso collasso economico la costringe a interrompere il ginnasio-liceo e ad avventurarsi nella vita. Stenodattilografica a quindici anni, poi segretaria di un settimanale di cultura, redattrice editoriale della Feltrinelli e della Mondadori, e via via aiuto-regista di cinema, regista di inchieste televisive, giornalista dell'Europeo, autrice di popolari trasmissioni TV. Una passione bruciante e disordinata per i libri, la disponibilità integrale alle storie e alle voci degli interlocutori, un'aristocratica assenza di protagonismo le hanno consentito di conversare "alla pari" con personaggi grandi e bizzarri, facendo di lei uno dei più apprezzati intervistatori italiani, forse il più singolare "autobiografo" d'altri. Tra i suoi libri ricordiamo La fine degli A (Aragno 2006) e La morte di Gadda (Nottetempo 2013).