(Clermont-Ferrant 1740 ca - Parigi 1794) scrittore francese. Dapprima sostenitore della rivoluzione, al cui studio dedicò i Quadri della rivoluzione francese (Tableaux de la révolution française, 1791-1804), ne disapprovò poi gli eccessi; morì suicida per sfuggire all’arresto. Il suo impegno intellettuale e il suo spirito sarcastico si espressero fra l’altro nelle raccolte di Massime e pensieri (Maximes et pensées), Caratteri e aneddoti (Caractères et anecdotes) pubblicate postume (1795) da Ginguené. Moralista impietoso e scettico, lucido testimone di un’epoca tormentata, Ch. muove una critica radicale alla società, ravvisando in essa la causa fondamentale della corruzione dell’uomo.