(Palermo 1934 - Pisa 2010) critico italiano. Autore di numerosi saggi su vicende e protagonisti della letteratura francese, a partire dagli anni ’70 ha elaborato un metodo di interpretazione dei testi che, traendo suggestioni da Freud e da I. Matte Blanco, oltre che dalla linguistica strutturale, considera l’inconscio una sorta di linguaggio in cui si formalizza «il ritorno del represso». La teoria viene sviluppata in Lettura freudiana della «Phèdre» (1971), Per una teoria freudiana della letteratura (1973), Lettura freudiana del «Misantrophe» (1979), Illuminismo e retorica freudiana (1982), Le costanti e le varianti (1983), Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura (1993), L’intimità e la storia. Lettura del «Gattopardo» (1998).