(Sant’Agata del Bianco, Reggio Calabria, 1924 - Scandicci, Firenze, 2014) scrittore italiano. Dopo aver lavorato giovanissimo come muratore, compiuti gli studi universitari, si è dedicato alla narrativa. I suoi romanzi (La teda, 1957; Mani vuote, 1960; Noi lazzaroni, 1972; Il selvaggio di Santa Venere, 1977, premio Campiello; Il diavolaro, 1980) vanno ascritti al filone neorealista: i drammi dell’emigrazione, della povertà, della violenza sono descritti con un linguaggio di essenziale poeticità. Meno realistici e più legati alla tradizione calabra i testi successivi: I cari parenti (1982), La conca degli aranci (1986), L’uomo in fondo al pozzo (1989). S. ha curato l’antologia critica Miti, racconti e leggende (1985) e ha pubblicato anche un libro per bambini, La figlia del mago della pietra bianca (2000).