L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Promo attive (0)
«Ho avuto tante case e non ne ho abitata neanche una, ma la poesia, la fata migliore, mi fece una casa tutta per me, tutta per me.»
Tensione mistica e vocazione terrena, religione e follia, vitalità e scrittura. Per la prima volta viene raccolto in questo volume un ricco, intenso compendio di alcuni dei libri più importanti che la grande poetessa milanese ha affidato - negli ultimi dieci anni della sua vita - all'amico Arnoldo Mosca Mondadori, componendo un'originale sinfonia di «voci» di carne e di anima: da Corpo d'amore, con l'enigma di Gesù e del suo messaggio rivoluzionario, al Poema della croce, in cui si dipana il teatro della crocifissione; da La carne degli angeli, in cui si esprime il mistero delle presenze angeliche, al Magnificat, con al centro una Vergine Maria fragile e umanissima di fronte al mistero della divinità del figlio; dal Cantico dei Vangeli, in cui Pietro, Giovanni, Giuda, Pilato, Maria Maddalena intessono con Gesù un dialogo intenso, a Francesco, un monologo che è a un tempo confessione e preghiera; fino al bellissimo Eternamente vivo. Tutti testi che si sono sempre nutriti di un'enigmatica commistione di carnalità e trascendenza, scandendo con autenticità quasi crudele un'esistenza segnata dalla sofferenza. Nessun poeta assomiglia con altrettanta precisione alle sue opere come Alda Merini. Questa tensione «religiosa», e insieme terrena, spesso erotica, si è incarnata poeticamente in figure sacre via via diverse, voci bellissime e perfette, ora rarefatte ora sensuali, in cui la parola si sostanzia in versi, come scrisse Manganelli, «di una complessità tra minatoria e assurda, di straordinaria invenzione verbale e sintattica». Perché, come è scritto nella "Nota introduttiva", Alda Merini «diventava» la voce di coloro che amava profondamente.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore